Perche’ la gara di antiche pompe a mano da incendio
ANTICHE POMPE A MANO DA INCENDIO
Note di Alessandro ALESCIO e Mario Paolo RIGHI
Nei primi anni ’90 le celebrazione del Cinquantennio di Fondazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, portano in primo piano le tradizioni e la storia dell’antincendio nel nostro Paese.
In questo contesto un gruppo di appassionati per la maggior parte gravitanti sul Comando di Torino fonda l’ASSOCIAZIONE PER LA STORIA DEI VIGILI DEL FUOCO con lo scopo di mantenere viva la tradizione e la storia dei Vigili del Fuoco nel nostro Paese, mantenere in buono stato esemplari di attrezzature obsolete e di macchinari dismessi dall’uso operativo, promuovere una cultura della sicurezza e della protezione civile.
Alcuni associati vengono a conoscenza, nei primi anni 2000, dello svolgimento di questo tipo competizioni in particolare in Germania ed in Svizzera.
In questi paesi si effettuano parecchie gare con l’utilizzo di strumentazioni molto antiche , in alcuni casi risalenti alla metà del 1700, in perfetto stato di conservazione e di funzionamento, che vedono un particolare interesse da parte del pubblico.
Con il supporto del Comando Provinciale i Distaccamenti di San Maurizio Canavese, Caselle, Vinovo partecipano ad alcune edizioni dei Campionati Svizzeri ottenendo discreti risultati, accolti con simpatia dai colleghi elvetici.
Considerato che il recupero storico delle attrezzature e il mantenimento delle tradizioni pompieristiche sono elementi di particolare rilievo nelle finalità statutarie della Associazione e che nei nostri Distaccamenti erano presenti un certo numero di questi antichi strumenti per la lotta agli
incendi, si decise di promuovere anche nella nostra provincia una prima competizione.
La prima manifestazione-gara di antiche pompe a mano da incendio è stata organizzata a Borgone di Susa nel 2008, dall’Associazione per la Storia dei Vigili del Fuoco e dal Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Borgone di Susa.
Risultò una manifestazione simpatica e con larga partecipazione di pubblico.
L’ allora Comandante Provinciale Ing. Cosimo Pulito che partecipò come giudice di gara, rimase entusiasta.
Così siamo pervenuti alla settima edizione, un certo numero di attrezzature sono state recuperate ma la strada da percorrere è ancora lunga.
I comuni che sin’ ora hanno ospitato la manifestazione-gara sono : Borgone di Susa, San Maurizio Canavese ( 2 edizioni), Caselle Torinese, Almese, Chieri, Giaveno, e oggi Torino nella bellissima Piazza Castello.
MOTIVAZIONI E SVOLGIMENTO DELLA GARA
Il primo proposito è il recupero ed il restauro di antichi attrezzi da incendio usati nell’800 prime fra tutti le antiche pompe a mano da incendio, da non sottovalutare l’abilita dell’operare in gruppo tipica delle attività dei Vigili del Fuoco.
La squadra nell’utilizzo della pompa a mano che essere il più efficace e rapido possibile.
Al suono della campana antincendio parte la squadra, con la propria pompa montata sul carretto, che dovrà percorrere un tragitto arrivare sul
luogo del presunto incendio, scaricare (scarrare) la pompa dal carretto in un punto ben preciso stabilito dalla giuria, collegare le manichette e lance in rame (tutto il materiale dovrà essere rigorosamente d’epoca) e iniziare a pompare acqua nelle manichette al fine di pervenire alla massima gittata d’acqua.
GIURIA
La giuria composta da esperti di storia dei pompieri, quasi tutti vigili in servizio o in pensione dovrà giudicare gli attrezzi usati nella manovra che devono essere il più originali possibili e ben restaurati, la velocità di manovra, la piena padronanza nell’utilizzo degli attrezzi da parte della squadra, la massima gittata raggiunta dal getto d’acqua in uscita dalla lancia in rame in rapporto alla dimensioni della pompa, l’abbigliamento utilizzato dai componenti delle squadre.
RESTAURO
Le antiche pompe a mano da incendio sono macchine semplici, si tratta di un gioco di leve che azionano 2 o più pistoni mettendo in pressione l’acqua in un polmone che ha il compito di dare linearità alla pressione in uscita dalla lancia il tutto a forza di braccia. Ma questo tipo di macchine sono state costruite tutte più di 100 anni fa quindi reperire ricambi è impossibile, tutti i pezzi da cambiare si devono costruire a mano (guarnizioni in cuoio, stantuffi in ottone, leveraggi in ferro battuto, parti in legno sagomato a mano, ecc.) il tutto rende il lavoro lungo ma appassionante per i giovani pompieri, che scoprono anche la fatica e l’ingegno di antichi pompieri-artigiani. . Un altro grosso problema per il restauro sono le ruote in legno, fino a metà del secolo scorso si trovavano artigiani che riparavano e costruivano le ruote in legno, oggi e molto difficile e comunque molto impegnativo economicamente trovare un
artigiano in grado di operare su queste attrezzature. Credo che la prima ristrutturazione della prima antica pompa a mano da incendio a Torino risale a metà anni -80 al distaccamento di Torino-Stura. Un socio dell’Associazione oggi ancora in servizio ricorda decine di pompe a mano da incendio accatastate dietro il vecchio ex-distaccamento San Paolo, in seguito tutte portate al demolitore per il ricupero del metallo, pensate che nel centro della Torino di 100 anni fa ogni isolato della città aveva una di queste macchine antincendio parcheggiata in qualche cortile e similmente gran parte dei nostri comuni ne era dotata.
MALFUNZIONAMENTI
Durante le 7 manifestazioni-gare che sono state organizzate nella provincia, qualche problema tecnico le antiche pompe a mano da incendio l’hanno avuto o per colpa di un operatore che non azionava la manovella giusta o per vere e proprie rotture ad esempio il polmone in rame che si crepava, un pistone che cedeva una guarnizione che esplodeva. Tutto il personale della squadra si affaticava le braccia e di acqua dalla lancia non ne usciva una goccia, poi la preoccupazione per la rottura (cosa si sarà rotto? riusciremo a riparare il danno di questa antica macchina), il danno è sempre in agguato, pensate se succedeva 100 anni fa in un incendio vero.